Cari lettori e gentili lettrici di NBWeb.it, ben ritrovati con un nuovo articolo sul nostro sito. È da un po’ che non scriviamo nel nostro blog, ma oggi vogliamo parlare di un tema quanto mai attuale e dibattuto: lo “stato” dell’industria IT italiana. Il posizionamento dell’industria italiana nel contesto internazionale, nonché le recenti evoluzioni dell’industria nostrana, soprattutto in tema di trasformazione digitale delle imprese, ci portano ad alcune riflessioni che vorremmo condividere ad alta voce con voi.
La trasformazione digitale sta trainando lo sviluppo industriale nel mondo e, come conseguenza di questa evoluzione, il telelavoro (il cosiddetto Smart Working) sta ormai assumendo una forma importante nel contesto lavorativo delle imprese.
In un recente articolo sul “nearshoring” e sullo stato dell’industria IT in Italia, l’autorevole testata che fa capo alla Future Processing ci parla di come l’evoluzione del mondo digitale abbia apportato dei cambiamenti alle consuetudini a cui eravamo abituati.
In particolare oggi si parla di Outsourcing ma non solo: si parla anche di Nearshoring.
Ma che cos’è il Nearshore Outsourcing? Il nearshore si identifica con l’adozione di un team remoto geograficamente vicino all’azienda, che si estrinseca sotto forma di numerosi vantaggi aziendali, tra cui la riduzione dei costi, una migliore gestione della logistica e – in ultimo ma non per ultimo – in una vicinanza culturale.
Per citare un articolo del sito web MJV Innovation:
In tempi di pandemia e di isolamento sociale, mantenere la produttività è essenziale e va fatto in modo sicuro, efficace e intelligente.
La strategia nearshore è uno dei modi più semplici per espandere il proprio team a distanza, raggiungere la scalabilità e rimanere competitivi. L’utilizzo del nearshore può essere un fattore di cambiamento per il vostro business.
(fonte: https://www.mjvinnovation.com/it/blog/nearshore-outsourcing/)
P.S. avevamo già affrontato il tema dell’outsourcing in un nostro articolo di qualche tempo fa, a proposito di come esternalizzare un progetto.
Tornando all’argomento citato poco prima, esternalizzare un progetti attraverso una strategia nearshore consente alle aziende di ridurre i rischi associati all’offshoring (ovvero: il ricorrere a personale di una società localizzata in un paese diverso, o addirittura in un continente diverso). Molto probabilmente una strategia offshore permette di avere costi operativi più contenuti; un altro vantaggio consiste nelle ore di copertura dei servizi, che sarebbe altrimenti molto difficile da gestire (ad es. turni di notte). Tuttavia, l’outsourcing verso una posizione geografica distante può rivelarsi problematico in quanto possono insorgere problemi di comunicazione (fusi orari diversi, difficoltà nel monitorare il lavoro eseguito, barriere culturali o linguistiche, ecc.).
In ogni caso l’industria IT italiana ormai si muove, come per il resto del mondo, in quella direzione. I vantaggi legati all’acquisizione di personale specializzato remoto rendono più agevole il passaggio verso un futuro (presente?) che cambia più velocemente e radicalmente rispetto al passato. Va inoltre considerato un potenziale risparmio sulle infrastrutture e una maggiore flessibilità e ottimizzazione del project management, con una riduzione dei costi fissi ed un focus più mirato al core business delle imprese.