Web Design, SEO & Social Media Marketing

Cerca
Close this search box.

Link building o link baiting?

Per aumentare il traffico e sopratutto la visibilità sui motori di ricerca di un sito esistono diverse tecniche SEO di fondamentale importanza. Siamo soliti dividerle in attività on-site e attività off-site. Tra le attività off-site due di esse, in particolare, vengono preferite alle altre: il link building e il link baiting. NBWeb.it ospita un altro guest post, su un argomento attinente al SEO molto importante. Vediamo insieme i dettagli.

Apparentemente simili, ma diverse tra di loro per attuazione e strategie, tali tecniche vengono utilizzate per ottenere dei cosiddetti “inbound links” con lo scopo di incrementare la popularity e il Pagerank di un sito. L’uso corretto e costante di entrambe le tecniche favorisce l’inserimento nelle SERP di un determinato sito.

Dato per scontato che altri fattori, per esempio i link interni, siano importanti tanto quanto l’attuazione di una buona strategia di link, in questo articolo dunque mi soffermerò soltanto sull’analisi dei link in entrata.

Link building

Il termine Link building affonda le sue radici dall’inglese “To build”, quindi è già la sua natura etimologica a suggerirci una prima deduzione: costruire Link. In effetti il Link building è questo ovvero la pura costruzione di link in entrata al proprio sito. Ci sono però delle raccomandazioni da fare.

1) Non tutti i link sono importanti in maniera uguale. Ricevere inbound link tematici da siti che parlano del nostro stesso argomento ha sempre una valenza maggiore. Altro fattore importante è il Pagerank di un sito, meglio ricevere link da siti con PR superiore al nostro.

2) Utilizzate le “anchor text”, ma senza strafare. Assicuratevi di includere le parole chiave nel link e, se possibile, l’esatta frase che state cercando di indicizzare. Ma fate attenzione a non usare all’infinito sempre le stesse anchor in questa maniera rischiate di insospettire Google.

3) Fate attenzione alla posizione del link. Deve essere posizionato possibilmente sempre all’inzio della pagina.

4) Scrivete comunicati stampa e article Marketing.

5) Partecipate ai forum ed ai gruppi di discussione, ma evitate di essere invadenti.

Link baiting

Ripartendo sempre da un discorso etimologico, come abbiamo fatto con il link building, “To bait” in inglese significa addescare o attirare. Quindi addescamento di link. Il link baiting non è altro che la capacità di un contenuto di generare link spontanei. In poche parole è il miglior modo per migliorare in maniera naturale la costruzione della link popularity di un sito.

In cosa consite in senso pratico e come si attua? Risposta piuttosto semplice; scrivendo contenuti di alta qualità, c’è la possibilità concreta di generare in maniera vertiginosa link spontanei al proprio sito. In poche parole il link baiting riprende il vecchio concetto applicato al marketing tradizionale del passaparola altresì detto “Viral Marketing”.

L’uso dei social bookmarks è un tipo di attività che si addice molto al link baiting proprio per la loro capacità di espandersi in maniera virale. Una tecnica interessante potrebbe essere quella di creare un E-book gratuito, in maniera tale potreste generare link di ritorno al vostro sito.

Infine Matt Cutts ha definito il fenomeno link baiting come qualsiasi contenuto che sia sufficientemente interessante per attrarre l’attenzione della gente.

Autore: Gaetano Romeo, SEO specialist presso la società Wish Days SRL e autore del Blog http://posizionamentomotoridiricerca-gae79.blogspot.com/

7 risposte a Link building o link baiting?

  1. Guido scrive:

    Articolo molto interessante, non sapevo che è meglio ricevere link da siti con PR superiore al nostro, credevo avessero tutti lo stesso peso.
    Immagino quanto potrebbe valere un inbound link da un sito come Google, Amazon o eBay…

  2. Ciao Guido, la tua osservazione è assolutamente pertinente.
    Infatti tempo fa, in una discussione sul “peso” dei link, leggevo: pensa che forza avrebbe un link che proviene dalla homepage di Google, in cui al centro della pagina stessa c’è un unico link verso il tuo sito 🙂
    Fantasie a parte, più è alto il “trust” del sito da cui proviene l’inbound link, è più il link ha “peso” agli occhi dei motori di ricerca.

  3. voli low cost scrive:

    Grazie per l’informazione. Il tuo post è molto interessante e utile a tutte le persone che vogliono migliorare la propria presenza online 🙂
    Seguiró con molto piacere i tuoi prossimi post.

  4. Enrico scrive:

    Ma Google si accorge di questa tecnica, diciamo di indicizzazione indotta dall’utente? E se si accorge cosa succede?

  5. Gregorio scrive:

    Molto interessante, dritto nei preferiti.
    Però da quel poco che ho notato, è necesario avere sempre piu link, continuamente, amche solo per mantenere la stessa posizione. Una specie di droga… Gregorio.

  6. Rendering 3d scrive:

    “Ma Google si accorge di questa tecnica, diciamo di indicizzazione indotta dall’utente? e se si accorge cosa succese?”
    Caro Enrico, secondo me google accetta che tu investi del tempo e del denaro per avere dei links in maniera genuina. Google non accetta che tu utilizzi tecniche poco etiche studiate per “fregare” l’algoritmo di google.

  7. yeswebcan scrive:

    Ho scoperto questo blog un po’ per caso.
    Complimenti, articoli molto interessanti sarà un piacere leggerti.

I commenti sono chiusi.