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SEO: il tuo sito in testa ai motori di ricerca

Cari amici, lettori e clienti di NBWeb.it, anzitutto un augurio di buona giornata di questo venerdì 5 giugno 2009. L’argomento di cui vado a parlare oggi è un argomento molto “sentito” nell’ambiente della progettazione e realizzazione dei siti web: sto parlando delle tecniche SEO ovvero di quelle strategie e tecniche che permettono di far salire un sito nei risultati dei motori di ricerca.

Blog Web-Design SEO

Il termine SEO (acronimo di Search Engine Optimization, ovvero Ottimizzazione per i Motori di Ricerca) si riferisce a tutte quelle attività correlate alla gestione e realizzazione di un sito web, che consentono di far salire un sito in cima ai motori di ricerca per le parole chiave che gli utenti ricercano.

Se, da un lato, queste cosiddette “tecniche” possono sembrare sconosciute alla normale utenza, la quale non chiede altro che trovare risultati pertinenti nel momento in cui si effettua una ricerca su Google & Yahoo, per noi che stiamo dal lato della realizzazione, del web design e della gestione dei siti, si apre un mondo sommerso (beh sommerso neanche tanto, è un mondo assai popolare sul web, ma resta comunque un argomento di una nicchia molto specifica)… dicevo si apre un mondo di soluzioni, di domande, di risposte, di tecniche (alcune possono essere viste come “trucchetti”, e in questo caso sono denominate Blackhat Seo) oppure di strategie da adottare in fase di realizzazione (e in questo secondo caso le chiamiamo Whitehat Seo) che comprendono tanti, tantissimi fattori.

Vengo al dunque: nei giorni scorsi mi è capitato di leggere un articolo sul Blog del Tagliaerbe, nel quale Matt Cutts (uno dei principali rappresentanti e relatori col mondo esterno della azienda di Mountain View – ovvero Google) spiega quali sono – o meglio quali dovrebbero essere – le cose da fare e le cose da non fare per adottare strategie SEO funzionali ed etiche.

In altre parole, il buon Matt Cutts suggerisce al mondo della blogosfera e quindi a chi di web se ne occupa dal lato della creazione, quali sono le cose migliori da fare per ottenere un buon posizionamento naturale nelle pagine dei risultati di ricerca di Google. Oro colato, dico io. Tra l’altro è disponibile sul blog di Matt Cutts una presentazione liberamente scaricabile, che ci mostra una persona “normalissima” in compagnia dei suoi gatti, e questo accresce il senso di familiarità del suo operato…

Anzitutto Matt Cutts consiglia di utilizzare WordPress per la realizzazione di un blog, e come sapete noi stiamo adottando questa piattaforma da ormai due anni: questo stesso sito è realizzato con WordPress, e alcuni recenti lavori che abbiamo svolto sono realizzati con WordPress: il sito della Carrozzeria Alpina di Biella, il sito dell’agriturismo Cascina Fontana, il sito del Ristorante l’Arrugginita e l’ultimissimo sito dell’Agenzia di Intermediazioni Immobiliari Tessarolo.

Ma, tralasciando per un attimo il software con cui si realizza un sito, in quanto tale software va valutato di volta in volta, non ho potuto non portare la mia attenzione su alcuni punti davvero salienti che vorrei evidenziare con voi, punti chiave che possono rappresentare il successo di un sito (agli occhi dei motori di ricerca) e portare “popolarità naturale” ovvero il risultato tanto sperato di essere in cima ai risultati di Google, Yahoo & Motori.

I due fattori più importanti sono: pertinenza e reputazione.

Ecco una serie di spunti di riflessione, ve li riporto così come li ha riportati Davide Tagliaerbe prendendoli dal documento di Matt Cutts:

  • Sii pertinente: domandati “cosa ho da dire?”, “cosa sono bravo a fare?”, “cosa mi appassiona veramente?”
  • Scegli le parole chiave che gli utenti sono abituati a digitare, e inseriscile nel tuo sito con naturalezza
  • Scrivi frequentemente, se hai tante cose da dire meglio se le suddividi in più punti
  • Offri un servizio utile agli utenti
  • Offri informazioni di qualità
  • Partecipa alle conversazioni sui social network come Facebook e Twitter
  • Usa sinonimi che fanno riferimento allo stesso oggetto: ad esempio se parli di chiavette USB usa i termini pen drive, flash drive, USB drive, ecc.
  • Inserisci immagini e video a corredo di ciò che scrivi
  • E per finire ribadisce il concetto: “scrivi cose che ti appassionano, in questo modo sei già vincente”
  • E soprattutto: presta attenzione alle statistiche, ma non esserne ossessionato

Perchè vi dico tutto questo, cari lettori?

Perchè è importante capire che la realizzazione di un sito non è mai solo opera di chi scrive il codice delle pagine: è sempre il risultato di una stretta collaborazione fra il tecnico web designer ed il proprietario del sito, in quanto occorre unire in modo naturale la tecnologia e la passionalità.

Il successo di un sito è dato dunque dalla passione che si infonde nel trasmettere le informazioni agli utenti che cercano sul web: se il sito è utile agli utenti che navigano, piacerà anche ai motori di ricerca, e quindi salirà nei risultati di ricerca in modo naturale. Come diceva Renzo Arbore qualche anno fa: “meditate, gente, meditate”.

P.s. con il prossimo articolo vi faremo vedere alcuni lavori SEO che abbiamo svolto.

9 risposte a SEO: il tuo sito in testa ai motori di ricerca

  1. Guido scrive:

    Molto interessante.
    Soprattutto per quanto riguarda la passione.
    Anche nel SEO e nel WEB come in ogni altro campo vale la regola che le cose più riuscite sono quelle fatte con passione.
    La cosa interessante è che in un mondo dominato dalla monetizzazione dei progetti utilizzando qualsiasi mezzo, il buon vecchio Matt col suo Google premi chi ci mette l’anima e mostra correttezza e limpidezza d’intenti.
    Sarà uno degli ultimi romantici?

  2. Silvia scrive:

    Sono d’accordissimo con quello che dice Guido. La cosa triste è che in giro si trovano pochissimi siti/blog costruiti perchè mossi dalla passione di scrivere. Strapieni di pubblicità e con contenuti non originali.

  3. Grazie Guido e Silvia per il vostro contributo.
    Il fattore “passione” è fondamentale in qualunque attività, sia professionale che personale. E’ come l’uovo di Colombo: tutti sanno che esiste, ma pochissimi la mettono in gioco…

    Il mestiere di web designer è un mestiere che richiede molta tecnica e tecnologia, e spesso si finisce per creare dei siti e gestirli in modo qusi totalmente “meccanico” e poco passionale.

    Però, io credo che in quei siti in cui si respira la passione di chi li gestisce, si veda la differenza…

  4. Enzo scrive:

    Ottimi consigli… ma la lotta con i motori di ricerca è quotidiana, migliorarsi per migliorare (posizioni).

  5. Roberto scrive:

    Tutte cose giuste e motivate!
    Mi permetto di aggiungere una sola piccola cosa: non importa fare migliaia di accessi di utenti che sono finiti li per caso (magari anche con “l’inganno”), meglio un centinaio ma convinti e consapevoli.

  6. E’ una tristezza imbattersi in blog non originali e scopiazzati qua è là… Gli unici prodotti che funzionano sul web sono quelli costruiti con passione e seguiti giorno per giorno… Forse il web 2.0 ha fatto espodlere la quantità di blog, ma sicuramente sarà una moda che presto o tardi assumerà contorni più netti e sopravviverà solo chi lo fa professionalmente o per passione vera.

  7. Studio Consulenza Romano scrive:

    Ottimo articolo, anche perchè secondo me è soltanto tramite la passione, la professionalità e la costanza che si riesce ad avere un blog con contenuti di qualità e fortemente indicizzati.

  8. Ingalex scrive:

    Ci sono talmente tanti blog che trattano gli stessi argomenti che quando si decide di aprire un proprio blog bisogna fare molta attenzione alla scelta del topic principale. E’ vero che ciò che deve fare la differenza è il modo con cui viene trattato un argomento. La ricerca della qualità dovrebbe guidare tutti i blogger. Per questo cerco sempre di distinguermi dal coro. Se si leggono le notizie sui servizi di social news si vede come una sola notizia viene riproposta da tantissimi blog. Diventa un copiato generale. Per esempio se esce una nuova versione di un programma tutti quanti come dei caproni scrivono sul loro blog che è uscito quel programma. Ma scrivere 30 notizie tutte uguali che utilità può dare?
    Al max un giudizio personale può differenziare due post.
    Ma una volta che un paio di blogger ne hanno parlato, il fatto che anche altri scrivano post sullo stesso topic per come la vedo io non è certo un valore aggiunto. Per come la vedo io la rete è una fonte inesauribile di informazioni e le notizie duplicate danno solo fastidio, non danno alcun contributo.

  9. Davide Rosi scrive:

    Ho preso spunto da quanto scritto qui e da quello che dice Tagliaerbe ed ho creato il mio sito personale, pur non utilizzando WordPress, e devo dire che grazie a quanto qui appreso il posizionamento del mio sito sta procedendo sempre meglio…

I commenti sono chiusi.